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Cosa fare a Lecco:
Sentiero del Viandante

 

 

Nella nostra rubrica Cosa fare a Lecco, dopo avervi raccontato della Ciclabile dei Laghi e del Parco Monte Barro, oggi vorrei parlarvi di un altro percorso adatto a tutta la famiglia e da cui si può godere di un panorama mozzafiato sul nostro lago e le nostre montagne: il Sentiero del Viandante.

Un’altra opportunità di vivere una bella esperienza a contatto con la natura, alla portata di tutti. A soli 15 km dal nostro agriturismo, parte il Sentiero del Viandante da Abbadia Lariana.

Sentiero del Viandante: un po’ di storia

Il Sentiero del Viandante è un percorso escursionistico che un tempo univa Lecco all’inizio della Valtellina. A dir la verità, all’epoca non era un unico sentiero ma un insieme di sentieri che avevano nomi diversi, che collegavano tra di loro i borghi ed erano utilizzati dai viandanti e dai piccoli commercianti per piccoli spostamenti. Il vero traffico commerciale tra Lecco e la Valtellina avveniva tramite lago.

La via più facilmente percorribile via terra, per collegare Colico e quindi la Valtellina a Lecco, fino al 1800 era attraverso la Valsassina. Alcuni documenti medievali ritrovati nei comuni di Dervio, Bellano e Lecco citano una strada via terra sulla riva orientale del lago ma sono testimonianze frammentate, per cui non si riesce a ricostruire con certezza la storia di questa via. Il tratto da Lecco ad Abbadia è stato in parte cancellato dalla costruzione di vie di comunicazione più ampie.

Il recupero e il ripristino dei sentieri e la denominazione di “Sentiero del Viandante” lo dobbiamo all’Azienda di promozione Turistica del Lecchese che ha reso possibile ripercorrere questi tratti carichi di storia, natura e bellezza; un sentiero sospeso tra lago e montagna…

Sentiero del Viandante: il percorso

Il Sentiero del Viandante è lungo 45 km e viene percorso a tappe, da Abbadia Lariana a Piantedo. Il treno, che collega Lecco alla Valtellina è un ottimo mezzo per raggiungere questo percorso escursionistico.

Come abbiamo già detto, il percorso è adatto a tutti, basta una normale attrezzatura per camminare. Alcune tappe hanno più o meno dislivello ma non ci sono difficoltà tecniche lungo la via. Il percorso è fruibile tutto l’anno ma se scegliete una calda giornata estiva, prediligete la mattina e programmate anche un tuffo al lago per rinfrescarvi!

“Quand’io visitai la prima volta queste rive non c’era modo di venire da Lecco a Colico se non colle barche. Alle terre che sono messe a scanceria sulla sua riva sinistra, non camminavasi che per viottoli sassosi, dirupati. Chi mi avesse allora detto che da Lierna, da Varenna, da Bellano passerebbe un giorno le bare e i velociferi, quando a mala pena vi si reggevano i muli! (Cesare Cantù)

Di seguito vi presentiamo le tappe:

da abbadia lariana a lierna

Distanza: 10, 4 km

Dislivello: 360 m

Tempo: 3.30 ore

Il sentiero parte vicino alla chiesetta di San Martino, a 400 m dalla stazione ferroviaria. I cartelli vi guideranno lungo tutto il percorso che vi farà incontrare i piccoli abitati di Borbino e Robianico passando dalla Chieda di San Bartolomeo. Dopo la frazione di Novegolo si raggiunge la chiesa romanica di San Giorgio a Mandello del Lario, da cui si gode una splendida vista sul lago. Da qui si inizia a salire verso Maggiana, dove si può ammirare la Torre del Barbarossa e, attraversando il bosco si arriva a Rongio, frazione di Mandello del Lario sotto la Grigna. Passando da Sonvico e Galdano, Sornico e Olgianico per raggiungere Lierna, si può godere del fantastico panorama su Olcio e sul Lago di Como.

 

da lierna a varenna

Distanza: 9,4 km (via Alta 10,4 km)

Dislivello: 580 metri (via Alta 730 metri)

Tempo: 3.30 ore (via Alta 4.00 ore)

Dal seminario di Lierna, possiamo scegliere 2 strade:

  • Via Bassa: si segue l’antica Via Ducale che costeggia il lago, verso il borgo Castello. Dopodiché si attraversa la provinciale e si inizia la salita verso Ronco per raggiungere Coria, il punto più alto del percorso. Prima di scendere nuovamente verso il lago ci si inoltra nel verde della Valle Vacchera per poi raggiungere le sorgenti di Fiumelatte e arrivare a Varenna
  • Via Alta: addentrandosi nel bosco, si sale verso Genico fino a un punto panoramico dove si può godere dello spettacolo del lago. Si prosegue verso l’Alpe Mezzedo e si sale verso il Piano di San Pietro dove la vista ripaga dello sforzo fatto. Dopo una breve pausa si prosegue verso Fontanella e poi si inizia la discesa verso il Castello di Vezio. Qui il sentiero si ricongiunge con la Variante Bassa e prosegue fino a Varenna.

 

da varenna a dervio

Distanza: 10,5 km

Dislivello: 430 metri

Tempo: 4 ore

Da Varenna si sale verso Regolo dove si prende una strada che prosegue in costa fino a raggiungere il verde della Valle Masna. Qui si entra nella magia del Bosco delle Streghe e si procede verso la Fabbrica. Dopo la Cappella della Madonna Addolorata si inizia a scendere verso Bellano. Attraversiamo un punte sullo splendido Orrido di Bellano e proseguiamo in salita verso Ombriaco. Si raggiunge il Santuario di Lezzeno, dal quale si prosegue verso Oro e si arriva quindi a Dervio.

da dervio a piantedo

Distanza: 15,6 km

Dislivello: 650 metri

Tempo: 5 ore

Da Dervio si inizia subito la salita verso il Borgo di Castello, si costeggia un antico monastero e si scende verso Corenno Plinio, in riva al lago. Il sentiero prosegue in costa fino a Torchiedo e poi a Mondonico, antico borgo agricolo, da dove si sale gradatamente verso San Rocco, ottimo punto panoramico.
La salita non è finita e sui fianchi del Monte Legnone, si prosegue verso il Monte Perdonasco, Monte Sparese e la Chiesa di Madonna dei Monti. Finalmente si scende dolcemente verso Posallo. Superato il Rio Perlino, si sale ancora verso un’altra chiesa dedicata a San Rocco, santo pellegrino, per poi scendere verso il Torrente Inganna.
Superato il confine tra le province di Lecco e Sondrio, la tappa volge al termine al Santuario della Madonna di Valpozzo.

Ogni tappa rivela scorci magici sul lago, piccoli borghi nascosti e fantastici scenari sulle montagne del “fiordo” lariano. Non vi resta che venire a trovarci e scoprirli, percorrendo le vie dei viandanti dei tempi che furono!

    Continua a scoprire il territorio!

    La castagna lariana

    La castagna lariana

    Quando ho deciso di abbandonare la mia professione e la mia vita a Milano, ho riscoperto con occhi nuovi il valore del nostro territorio. Quando poi ho iniziato il restauro conservativo della cascina del ‘700 e della sua tenuta, ho scoperto tante piante di frutti ormai dimenticati, che ho voluto salvare e valorizzare con le nostre confetture della memoria.

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